Una vita per la collezione
Analogamente ad altri esponenti della borghesia il commerciante enologo Franz Fromm iniziò, verso la fine del 19° secolo, a comporre una collezione privata. Oltre a rallegrarsi di persona di questi oggetti, la collezione aveva uno scopo rappresentativo. Metteva elegantemente in mostra la sua conoscenza dell’arte e ricchezza. Soprattutto durante i suoi numerosi viaggi, ma anche a Merano, andò a caccia di oggetti d’antiquariato.
La collezione di Fromm, nato in Prussia, doveva molto allo storicismo. Queste collezioni sono caratterizzate da una propensione verso l’arte antica, una mesticanza di diversi stili storici e una combinazione tra arte e artigianato artistico. La collezione di Fromm include, tra l’altro, stipi e altri mobili preziosi, miniature dipinte e quadri ad olio di nature morte, scene di combattimento o a tema religioso, sacre sculture e arte orientale, stoffe preziose e scatolette porta tabacco.
Gli oggetti moderni sono giunti nella collezione soprattutto attraverso contatti personali. Le opere della pittrice tedesca Ellen Tornquist (1871-1944), con la quale i Fromm erano in amicizia, sono il fiore all’occhiello della collezione della casa museo “Villa Freischütz”. La collezione ospita anche un consistente nucleo di opere del pittore tedesco Georg Greve-Lindau (1876-1963) che Zoila (1892-1982), figlia di Fromm, sposò
Vivere con la collezione
La biografia della famiglia Fromm è inseparabilmente legata alla collezione. I figli di Fromm, così come le governanti che vissero per decenni con la famiglia, parteciparono vivamente alla passione per il collezionismo del capofamiglia e, in parte, furono anch’essi collezionisti. Inoltre, i tanto amati oggetti della collezione erano al contempo oggetti d’uso quotidiano.
Chi abitava a Villa Freischütz lo fece nel mezzo di oggetti belli, interessanti e, in alcuni casi e dal punto di vista odierno, scurrili. I Fromm e i loro dipendenti vivevano già in un museo – solamente che fu un museo vivo, nel quale si mangiava e si suonava, si litigava e si rideva.
Questo è ciò che vogliamo mostrarvi – questo vogliamo raccontarvi: benvenuti!